
esce "Vivere o Niente" in tutti i negozi di dischi nei formati cd, vinile numerato, iTunes LP e digital album. In questo nuovo lavoro ci sono tutti gli elementi caratteristici di Vasco Rossi: la rabbia che 30 anni fa lo ha spinto a fuggire dalla “noia” delle convenzioni, è la stessa che oggi lo incita a nuove sfide per se stesso. Il tour parte dall'11 giugno all'Heineken Jammin Festival.
Prosegue per un poker di 4 concerti a Milano San Siro, il 16, 17, 21 e 22 giugno, per Messina stadio S. Filippo per la terza volta in 4 anni, il 26 giugno e chiude a Roma con due serate consecutive i giorni 1 e 2 luglio all’Olimpico.
Un uomo in fuga, e non da ora. Sulla copertina del cd Vasco è il fuggitivo, lo sguardo indietro rivolto agli inseguitori. Un attimo dopo scende dalla macchina e le dà fuoco. Con l’esplosione spariscono le tracce e scompare anche lui. La fuga è ora in avanti. L’artista non sopporta costrizioni, ha bisogno della sua libertà come dell’aria che respira. La fuga come mezzo di salvezza è sempre in agguato. Anche se oggi ha conquistato una maggiore consapevolezza di sé e della realtà e, a maggior ragione, ci ride sopra. “Per forza - dice - ”non ci si può prendere sul serio, bisogna scherzare un po’...sennò...".
L’album contiene 12 brani, 4 più del solito (e ne sta già scrivendo altri), molto diversi uno dall’altro musicalmente. Pezzi di vita, carne ancora colante di sudore, scritti di getto. Probabilmente nello scorso tour, in viaggio di notte ancora sotto l’effetto adrenalinico di centomila occhi felici e stralunati.a Los Angeles nel suo nuovo laboratorio creativo, lo Speak Easy Studio, aperto alla combriccola di amici musicisti americani.
Di alcune canzoni Vasco ha scritto anche la musica, altre sono musicalmente nate con la complicità degli storici Guido Elmi e Tullio Ferro, soprattutto le ballad. La combriccola dei fedeli collaboratori si chiude con Gaetano Curreri e Saverio Grandi, e con Roberto Casini. Immancabili gli arrangiamenti di Celso Valli che qui firma “Dici che” e “L’aquilone”. C’è infine la new entry di Stef Burns, il suo chitarrista americano, autore di “Stammi vicino” che gli ha ispirato un testo d’amore intrigante. L’album è stato registrato tra Bologna (Ods, Open Digital Studio) e Los Angeles (Speak Easy Studio) e vede anche la collaborazione di Saverio Principini.
Arriva Vasco dicono quelli che lo conoscono per tutte le “puntate” precedenti, in pratica 16 album di inediti dal 1978 a oggi e circa 160 canzoni, per la maggior parte entrate nell’immaginario collettivo.
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