
Siamo ormai a metà maggio ma il clima continua ad essere quasi autunnale. Questa pazza primavera che non si decide ad arrivare non è senza effetti sulla nostra salute. Oltre ad un ritorno di fiamma di virus para-influenzale, che hanno messo a letto nell'ultima settimana 60mila italiani con febbre, tosse e raffreddore, moltissime altre persone soffrono di stanchezza, malumore e mal di testa, soprattutto tra i bambini e gli anziani."Se si guardano le temperature registrate la scorsa settimana, soprattutto al Nord Italia, insieme ai valori di precipitazioni e umidità, sembra piuttosto di essere in autunno. O, almeno, ai primi di marzo. Una situazione anomala per la Penisola, che ha interessato in misura minore anche le regioni centrali e sembra dar tregua solo al Sud. Ripercuotendosi sulla salute e sull'umore di molti italiani", spiega Vincenzo Condemi, direttore del laboratorio Biometeolab del Centro di ricerca in bioclimatologia medica della Statale di Milano.
I disagi maggiori toccano ai soggetti più sensibili, come i più piccoli, gli anziani, i malati cronici e i meteoropatici, ostaggio in queste settimane di sbalzi d'umore, stanchezza, mal di testa e malesseri vari. Non c'è neppure speranza che la situazione si risolva in breve tempo: secondo gli esperti non dobbiamo attenderci miglioramenti almeno fino al 18 maggio, con pesanti influssi sulla salute e sull'umore dei soggetti predisposti. In alcune persone, infatti, i cambiamenti climatici improvvisi possono riacutizzare la patologia di cui soffrono. "Ci sono poi le persone che risentono in particolare proprio dell'umidità elevata o della mancanza di sole e luce. E quelle che faticano ad adattarsi ai mutamenti repentini".
E a quanti ipotizzano un "effetto vulcano islandese" sul clima di queste settimane, l'esperto risponde: "Le grandi eruzioni vulcaniche sono state associate a un effetto sul clima, legato all'azione delle polveri che continuano a circolare nell'atmosfera dell'area interessata. I solfati presenti in queste polveri, infatti, hanno la capacità di trattenere radiazioni. Dunque - conclude – è possibile che" anche l'eruzione "abbia in parte contribuito" alla primavera pazza di quest'anno.
Condemi evidenzia un altro rischio. "Quest'anno - spiega - si potrebbe passare direttamente all'estate piena, con una stagione intermedia contratta al massimo". Le settimane necessarie all'adattamento graduale alle temperature elevate del clima estivo, infatti, se ne stanno andando. Le prime ondate di caldo potrebbero essere importanti e improvvise e creare altri problemi agli italiani più sensibili.
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